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MELO FRENI. “LE STANZE DELL’ATTESA” VIENNEPIERRE EDIZIONI
Gentili telespettatori buonasera
Don Baldo Reina, che pare stia diventando
nostro ospite abituale, ci ha consigliato di leggere il libro di Melo
Freni ” Le stanze dell’attesa” e noi, conoscendo i suoi gusti e la sua
sensibilità letteraria, ci siamo subito immersi in questa lettura che
è risultata tanto bella e tanto amena.
Ma , per la verità, ci siamo
avvicinati al giornalista scrittore siciliano anche perché riconosciamo
in lui uno degli scrittori più prolifici e più raffinati di questo
inizio di secolo. Melo Freni ha una produzione letteraria monumentale
e ha vinto tanti premi che noi non possiamo citare perché per elencare
le sue opere e i suoi premi dovremmo impiegare una puntata della nostra
trasmissione “Un libro per amico” che si addentra, sempre più con
coraggio, nel mondo letterario italiano che conta, ricevendo
lusinghieri consensi che provengono da tutte le parti del mondo della
cultura.
E poi Melo Freni è stato un amico di Leonardo Sciascia che,
alla sua morte, ha reso omaggio al maestro con un libro struggente
intitolato “Verso la vacanza” “La morte di Sciascia” edito dalla casa
editrice “Pungitopo” che noi consigliamo ai nostri amici che ci seguono
in questa avventura letteraria che vive il suo quinto anno.
Ma
ritornando al libro di Melo Freni “Le stanze dell’attesa” dobbiamo dire
che abbiamo potuto gustare una storia molto semplice ma delicata e
commovente oltre che piena di grandi significati e di alti valori
morali.
Il protagonista del libro, che racconta la sua vicenda in
prima persona, si trova ai Caraibi dove incontra Juska e qui nasce
una storia d’amore tenera ma coinvolgente.
L’ idillio dura pochi giorni
vissuti intensamente. Juska riparte per l’Italia e tutto sembra finire.
Ma i due cuori restano segnati da quell’incontro. Con l’aereo che
lascia l’isola caraibica tutto sembra morire e il silenzio sembra
avvolgere una storia d’amore come tante altre ne nascono al mondo.
Non
è così perché a Venezia, in un luogo di dolore, il nostro protagonista
la sua Juska si ritrovano in maniera del tutto casuale e l’amore
rifiorisce.
I due rientrano insieme nella vita e questo perchè in loro
alberga la speranza che è un dovere: una virtù che ci fa scrutare l’
orizzonte da cui può sempre arrivare ciò che si è sempre aspettato.
Juska, già provata dal dolore e dal distacco, vive pienamente i giorni
veneziani con il suo amore.
Ma la vita non sempre scorre come noi
vogliamo, le vicende ci dividono e quando sembrava che questo amore
così dolce e bello si dovesse concludere nella meravigliosa terra di
Sicilia, dove lui è tornato dopo tanto viaggiare, la malattia prende l’
uomo di Juska che deve rinunciare al suo sogno.
La malattia può avere
il sopravvento ma la fede e la speranza non abbandoneranno il nostro
personaggio che, in uno scenario pieno di neve candida, cerca di
dimenticare il timore della più amara incertezza e credere che qualcosa
di diverso possa attenderlo.
E con la fede nella vita e nel senso
profondo di essa e con la speranza nel cuore, riprende la via del
ritorno senza più paura mentre il mondo si riapre davanti a lui lungo
la discesa.
Può darsi che la vicenda sia surreale, in un mondo in cui i
valori antichi si vanno perdendo e l’edonismo prende tutti , ma la
delicatezza dei sentimenti, il significato della fede e della speranza
della vita che sono tipici della letteratura di Melo Freni, certamente
coinvolgono il lettore e lo portano a riflettere.
Agrigento,lì
10.2.2008

gaspareagnello@virgilio.it