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Giovanni Reale “Radici Culturali E Spirituali Dell’Europa” (2003)
Per una rinascita dell’ “uomo europeo”

giovanni-reale-radici-culturali-e-spirituali-dell’europaGentili telespettatrici e telespettatori buonasera e benvenuti alla rubrica “ Un libro..per amico” che, come sapete, va in onda tutti i giovedì dopo i telegiornali e che è diventato un appuntamento consueto e tanto atteso da moltissimi telespettatori.

Questa sera la nostra trasmissione spazia nel campo della filosofia per presentare il libro del filosofo Giovanni Reale “ Radici culturali e spirituali dell’Europa”  “Per una rinascita dell’ “uomo europeo”  Edizione Scienza e Idee euro 18,50.

Il filosofo Giovanni Reale insegna Storia della filosofia antica all’Università “ Vita e salute San Raffaele” di Milano.

Tra le sue pubblicazioni, molte delle quali tradotte in più lingue, segnaliamo, in questa stessa collana, Saggezza Antica 1995, Corpo anima e salute 1999 e Quale ragione 2001.

Il libro che noi oggi presentiamo nasce dal dibattito che si è sviluppato in Europa attorno alla nascita della Costituzione europea ed alle radici fondanti dell’Europa.

I cattolici ed il Papa in persona si sono battuti perché nel suo preambolo la costituzione europea affermasse  esplicitamente le sue origini cristiane, mentre i laici si sono battuti affinchè questa affermazione non venisse inclusa nella costituzione perché sarebbe sembrata una affermazione unilaterale e riduttiva del processo formativo dell’Europa e del suo sviluppo futuro che potrà vedere aderire paesi di altre religioni.

E’ prevalsa l’idea di affermare i retaggi culturali, religiosi e umanistici dell’Europa che, sempre presenti nel suo patrimonio, hanno ancorato nella vita della società la  percezione del ruolo centrale della persona umana, dei suoi diritti inviolabili e inalienabili e del rispetto del diritto.

Il libro del Professore Reale, partendo da questa polemica molto importante che non è nominalistica ma di sostanza, fa un esame accurato della formazione del pensiero e dell’uomo europeo partendo dalla civiltà greca per arrivare ai nostri giorni. E in tal senso il libro è affascinante e coinvolgente.

La prima osservazione che ci  fa venire alla mente la lettura del libro del Professore Reale è che oggi ci sono tanti professionisti : medici, ingegneri, dottori commercialisti, dentisti, architetti e così via che sono diventati analfabeti di ritorno, perché presi dalla loro professione, hanno abbandonato i libri e gli studi che veramente formano, la filosofia che è la base di tutte le scienze, che è la vera scienza perché pone le fondamenta di tutto il sapere, matematico, scientifico ma soprattutto metafisico.

L’uomo cura il suo corpo, cura i suoi interessi, ma il corpo, dice Platone, non è l’uomo nel suo intero, ma è una sua parte: l’intero dell’uomo è il suo corpo insieme alla sua anima; quindi non si può curare il corpo se non si cura l’anima.. Anzi un’anima buona e curata è la base per la sanità del corpo.

Partendo da questo concetto base il Professore Reale con Edmund Husserl sostiene che “ L’Europa spirituale ha un luogo di nascita…in una nazione…Questa nazione è l’antica Grecia.

E con Jan Patocka sostiene che “ senza la prospettiva aperta da Platone, la storia europea avrebbe un tutt’altro aspetto”.

Quindi nel libro viene esaminata la grandezza della filosofia greca che ha posto le basi della moderna filosofia, della moderna matematica , della moderna scienza, della moderna medicina ed è una cavalcata veloce e bellissima in tutto il mondo del pensiero greco che affascina e rende la lettura del libro interessante ed attraente.

Da  Socrate, ad Aristotele, a Platone il passo verso il Cristo è brevissimo perché tutti i semi della cultura cristiana si trovano nella filosofia greca anche se, come sostiene l’autore, la cultura greca guarda più agli astri e non all’uomo mentre il  Dio cristiano fa l’uomo a sua immagine e somiglianza ed egli stesso si fa uomo per dire della natura divina dell’uomo.

E qui Il Professore Reale esamina i valori del cristianesimo che nel corso di due millenni sono diventati i valori fondanti dell’Europa moderna.

Fino ad arrivare alla affermazione di Benedetto Croce che dice che “non possiamo non dirci  cristiani” per tutto quello che ha contribuito a formare l’uomo europeo.

Una comunità non si costruisce con i trattati ma si costruisce nel corso dei secoli per la comunanza di idee, di costumi, di lingue, di religione.

E l’uomo europeo, secondo il Professor Reale, viene dalla cultura greca, dal messaggio cristiano, dalla grande rivoluzione scientifica che porta alla rivoluzione francese, dalla rivoluzione informatica.

Nel libro l’autore dice che la costituzione europea non fa una sola volta il nome di Dio, che in fondo i valori della rivoluzione francese sono relativi e possono essere anche contraddittori, mentre i valori del cristianesimo sono assoluti e veramente fondanti dell’uomo europeo.

Noi, leggendo il libro sulle radici culturali e spirituali dell’Europa, restiamo sorpresi che il Professore Reale non faccia una sola volta il nome di Carlo Marx e del materialismo storico che ha creato, dopo il cristianesimo, una delle rivoluzioni più grandi che hanno scosso il novecento, interessando miliardi di uomini e donne.

Non tutti in Europa accettano che la storia sia fatta dalla divina provvidenza e gli storici Marxisti come Giorgio Spini ci insegnano che l’uomo è mosso da fatti economici.

Pietro Silva ci ha detto che i cristiani hanno fatto le crociate per liberare il santo sepolcro, Giorgio Spini ci ha detto invece che i cristiani hanno fatto le crociate per occupare le terre dell’oriente e aprire nuovi spazi ai loro mercati.

Sul piano pratico le idee marxiste hanno creato disastri economici ma ancora ci sono filosofi e milioni di uomini che, ispirandosi a quelle idee, sognano un mondo più giusto e più uguale.

Comunque, a prescindere di quello che ha prodotto il comunismo nel mondo, il materialismo storico, riveduto e umanizzato da Gramsci, è un concetto filosofico che non muore con la morte del socialismo reale e di questo la filosofia contemporanea dovrà ancora fare i conti.

Vogliamo inoltre osservare che se la costituzione europea facesse riferimento alle radici cristiane dell’Europa istituzionalizzerebbe la Chiesa e il cristianesimo che diventerebbe, in certo senso la religione di stato.

E questo renderebbe legittimi gli interventi della gerarchia che vuole imporre le sue teorie nel campo legislativo interferendo nelle leggi quali il divorzio, l’aborto, la procreazione assistita, il concetto di famiglia.

E ciò non ci sembra giusto perché lo Stato deve legiferare senza l’interferenza del potere religioso.

Quindi noi ci riteniamo soddisfatti che il preambolo della costituzione europea faccia solo cenno  alle radici religiose dell’Europa.

In ogni caso il libro del Professore Giovanni Reale è un grande libro che induce alla spiritualità, alla ricerca del nostro io e della nostra coscienza, del nostro tribunale interiore.

Chi non crede nel Dio trascendente può trovare i valori di Platone e di Socrate all’interno della propria coscienza, creandosi un Dio immanente che lo fa agire senza la ricerca della ricompensa nell’aldilà.

E questo ci aiuterebbe a combattere gli integralismi religiosi che sono veramente terribili e capaci di sconvolgere gli equilibri del mondo come è avvenuto per tanti secoli.

Agrigento,lì 27.1.2005

Gaspare Agnello

gaspareagnello@virgilio.it

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