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Il 30 marzo dl 1997 moriva a Cuneo lo scrittore di Montedoro Angelo Petyx che fu il grande cantore dell’epopea dei minatorti delle zolfare e dei contadini del feudo.

A quattordici anni dalla morte noi lo vogliamo ricordare con tanto amore perché la sua letteratura minimalista e neorealista è indimenticabile.

Calvino scrsse: “La miniera occupata è scritto con sempicità, sobrietà e gusto. Di tutti i libri del dopoguerra che trattano delle lotte sociali contemporanee, questo è certo uno dei più schietti e attraenti alla lettura. Mi faccio vanto di essere stato il suo ‘scopritore!”

Vttorini scrisse:  “….dà prova di possedere delle qualità di primordine. Certi dialoghi tra gli zolfatari  sono molto suggestivi: con quella loro voce dialettale lavorata fino a diventare una musica”.

Ai giovani raccomandiamo la lettura dei libri di Petyx: “La Miniera Occupata”, “I racconti” ripubblicati da Sciascia, “Gli sbandati”, “Il sogno di un pazzo”, “Le notti insonni di Liillà”, “Il lungo viaggio”, “Anna è felice”, “L’amore respinto”

Il nostro augurio è che qualche editore intelligente possa ripubblicare le opere di questo grande autore, anche in vista del centenario della nascita che cadrà il due novembre del prossimo anno e che certamente la cultura siciliana vorrà celebrare con la dovuta solennità che Petyx sicuramente merita.

Intanto noi rimettiamo a questo link una nostra recensione su “La Miniera Occupata” e promettiamo ai nostri lettori che quanto prima pubblicheremo una lunga recensione al libro “Il sogno di un pazzo”, che è un libro veramente eccezionale…un urlo contro la fame e la miseria.

Agrigento,lì 23.3.2011

Gaspare Agnello

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