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“Lo so che ti suona smielato, ma l’amore è passione, ossessione, qualcuno senza cui non vivi. Io ti dico: buttati a capofitto, trova qualcuno da amare alla follia e che ti ami alla stessa maniera. Come trovarlo? Be’, dimentica il cervello e ascolta il cuore. Io non sento il tuo cuore. Perché la verità, tesoro, è che non ha senso vivere se manca questo. Fare il viaggio e non innamorarsi profondamente…be’, equivale a non vivere. Ma devi tentare perché se non hai tentato, non hai mai vissuto” (*)

sfumature grigio grey

Una trilogia erotica ha fatto parlare di se per tre anni buoni, ora tocca alla trasposizione cinematografica del primo libro, eppure fra tante conversazioni tenute, nessuna è stata in grado di enucleare con pregnanza perché questo fenomeno editoriale sia divenuto “Fenomeno”.

Chi si è concentrato sulla poca altezza letteraria dello scritto << Ma chi fra di noi, autrice compresa, ha mai voluto sostenere che questi libri fossero stati pensati per ottenere un premio Nobel?!?!>>, chi invece ha fatto continuo riferimento alla poca credibilità di una storia del genere, “insomma”, dicono tutti, “ nella realtà queste storie d’amore profonde e tormentate con tanto di protagonisti incompatibili ed eccentrici non esistono! Per non parlare di tutti quegli orgasmi, multipli e non, è fisicamente impossibile.”

Ora non vogliamo in questa sede essere un tantino scontati e magari un po’ troppo sarcastici, ma è pur vero che anche finché un cavernicolo non ha battuto una pietra contro un’altra non si pensava potesse essere possibile il fuoco. Allora signore e signori scopriamo l’acqua calda, su!!

Il fatto che i vostri mariti, fidanzati o amanti vari non sappiano regalarvi molteplici orgasmi e non mettano un po’ di sano impegno nello studio dell’atlante anatomico femminile non fa del “fenomeno” una cosa impossibile, rara piuttosto. Così anche per l’amore profondo e tormentato. Non che qui si voglia intavolare una conversazione sulle origini e motivazioni del femminismo e delle scelte libere delle donne, ma non è un caso se Christian Grey si innamora perdutamente di una ragazza semplice, dolce, coraggiosa, intelligente e incantevolmente innocente. Il fatto di essere donne libere non implica essere volgari, saltare addosso agli uomini perché vogliamo soddisfare un prurito o porci nei modi e nell’abbigliamento come delle avventuriere del sesso.

Le donne della nostra generazione hanno perso la grazia e questo è un affronto alla natura.

E Anastasia? Perché la dolce, innocente, semplice eppure complicata Anastasia si è innamorata di un uomo che molti di voi definirebbero come minimo disturbato?

Lo so, lo so…bellissimo, più ricco di Creso, giovane e sexy e capace di farti venire più volte di quanto tu sia capace di immaginare in un’ora, anche se è disturbato chi se ne frega!

Mi dispiace deludervi, ma dubito che l’interpretazione più semplice questa volta sia la più adeguata.

La verità è che a volte quando ci si innamora non se ne conosce la ragione e a volte sono questi gli amori più potenti, quelli viscerali, che ti cambiano, che ti portano al di là dei tuoi limiti di sopportazione, che ti permettono di scoprire i tuoi limiti e superarli. Alla fine ami qualcuno non solo per ciò che ti piace di lui, non lo ami nonostante i suoi difetti, ma lo ami soprattutto per quelli.

Si va al di là di tutto per un vero amore e non tutti lo conosceremo, ma vale la pena di vivere per questo.

Sentirsi amati profondamente, sentire che chi ami prova lo stesso per te ed è capace di metterti davanti a qualsiasi cosa o persona perché ti ama come mai in vita sua, questo è ciò che tutti desideriamo; sentire che per te è capace di cambiare anche ciò che di più importante riteneva di avere e scoprire che in confronto al vostro amore, in confronto a ciò che avete conquistato, non era poi così importante, questo aneliamo davvero. Amare è scendere all’inferno e poi risalire in paradiso. Ed è incredibilmente bello, fidatevi.

“L’amore è fiducia, responsabilità, assumerti il peso delle scelte e dei sentimenti, passare il resto della vita tenendo fede a questi e soprattutto non ferire l’oggetto del tuo amore. Moltiplicalo all’infinito, portalo negli abissi dell’eternità e vedrai solo uno spiraglio di quello di cui parlo.”(*)

È questo l’amore di Christian e Anastasia ed ecco perché lei si innamora di quest’uomo disturbato e maniaco del controllo. L’amore è amore, semplicemente. Ti cambia.

 

Mettiamo alla fine dell’elenco ma non per importanza il tanto criticato fiocco di cui si fregia la trilogia…il sesso sadomaso.

Partiamo dal fatto che nei tempi moderni una relazione sadomaso è possibile, magari anche sexy e interessante, ma soprattutto si svolge e si deve svolgere fra persone adulte e consenzienti oltre che consapevoli. L’obiezione che questi esempi siano deleteri per alcuni giovani o vecchi che non sapendo cosa fanno si trovano in situazioni pericolose o imbarazzanti non regge. I cretini con complessi di onnipotenza sono sempre esistiti, facciamocene una ragione. Al Marchese De Sade non è, guarda un po’ il caso, stata rimproverata la mancanza di sicurezza dei giochi perversi che descriveva, ma l’obbrobriosità, la mancanza di pudore, l’offesa al pubblico decoro, ai principi della religione. Tuttavia anche nel suo caso non si è capito il senso di quanto volesse esprimere. La critica alla società, ai costumi, al bigottismo e cosi via dicendo.

 

 

La forma è sostanza dunque? Come per la forma letteraria, anche per le donne e il loro comportamento e cosi pure per gli uomini?

La risposta è… anche, ma solo se ci si ricorda che la forma contiene e avvolge la sostanza.

Il film che è oggetto della discussione di certo non è la migliore rappresentazione cinematografica di un libro che di per se non ha mai voluto essere alta letteratura. Mancano gli elementi essenziali che hanno reso questa trilogia così appassionante, eccitante e in cui era facile rivedersi e sognare. Primo fra tutti il flusso di coscienza che costituisce il corpo dei libri ossia i pensieri di Anastasia. In secondo luogo metterei la mancanza di partecipazione degli attori, l’espressività è essenziale quando vuoi trasmettere qualcosa, per non parlare di un orgasmo. Infine direi i dialoghi che nel trasferirsi al cinema hanno perso di smalto, aggressività, seduzione e brillantezza.

A questo punto per dare un bando alle ciance, proporrei una risposta semplice e conclusiva a tutte le nostre domande.

La storia di Christian e Anastasia ha avuto tanto successo perché ricorda in modo audace e non convenzionale a tutti noi che la vita esiste per una ragione, a prescindere da chi sei, cosa fai, da dove vieni e qual è il tuo passato…esiste per essere vissuta.

Si dice spesso che la verità non conti, le persone vedono ciò che vogliono vedere. Alcuni potrebbero fare un passo indietro e scoprire che stavano guardando lo stesso grande quadro. Altri potrebbero accorgersi che le loro bugie li hanno intrappolati. Altri ancora potrebbero vedere ciò che è sempre stato li. E poi c’è un altro tipo di persone, quelle che scappano più veloci che possono per non doversi guardare dentro.

Allora non conta da dove vieni, conta dove vuoi andare. Non conta cosa hai fatto, ma cosa vuoi fare. Non conta assolutamente che lavoro fai o a maggior ragione non fai, conta chi sei. Conta chi vuoi essere e la capacità un giorno di saperti guardare allo specchio e riconoscere la persona che vuoi essere. E avere accanto chi è capace di aiutarti a diventarlo.

Ricordiamoci di sognare, ricordiamoci di essere meno bacchettoni, ricordiamoci che il mondo è vario e a volte le persone sbagliate fanno le cose sbagliate e viceversa. Ricordiamoci cosa significa il sesso, sia quando lo facciamo per puro piacere che per celebrare un amore. Ricordiamoci che l’equilibrio è fondamentale, forma e sostanza vanno di pari passo. Ricordiamoci di non perdere tempo e non perderlo ad esaminare tutto, a volte un libro è un libro ed una rosa è una rosa. Ricordiamoci di usare bene gli strumenti che abbiamo, anche una trilogia erotica può essere utile, magari per ravvivare le nostre lenzuola beige.

Abbiate fede ed abbiate coraggio, sbloccate la mente, anche quando sembra orribile la vita è sempre vita e finché c’è vita c’è speranza.

 

(*) Tratto da “ Vi presento Joe Black”

Maria Rossella Menni