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ELOGIO DELLA FOLLIA

E’ da tanti anni che mi occupo di critica letteraria e lo faccio da dilettante che vuole volgarizzare la cultura per portarla al POPOLO con un linguaggio semplice e accessibile a tutti.

Non mi sento un critico letterario ma uno che si DILETTA con i libri e cerca di farli conoscere agli altri.

Molto spesso se prendo parte a una manifestazione letteraria, nell’invito mi danno il titolo di critico letterario e questo mi dispiace perché provoco la suscettibilità dei veri critici, quelli che hanno titoli accademici. Io sono solo un maestro elementare come del resto lo era Sciascia, senza con ciò volermi paragonare al grande maestro che mi ha introdotto, senza volerlo, nel mondo delle lettere.

Queste considerazione me le ha suscitate Erasmo da Rotterdam che nel suo libro elogio della follia, a proposito della critica e dei critici o retori scrive:

“…..Costoro, in realtà, essendo pazzi da legare vogliono farsi credere sapienti come altrettanti Taleti, e non sarebbe più giusto chiamarli maestri pazzi?”

“Anche per questa ragione ho creduto opportuno imitare i retori dei nostri giorni, che credono di essere proprio dèi se possono dimostrare di avere due lingue come le sanguisughe, e ritengono che sia  cosa affascinante tessere a mo’ d’intarsio i loro discorsi latini con parolette greche, magari usate a sproposito. Se poi mancano loro parole esotiche, tirano fuori da vecchie carte puzzolenti quattro o cinque vocaboli arcaici, che possano confondere il lettore con la loro oscurità, evidentemente perché quelli che riescono a capirli possano sentirsi sempre più soddisfatti di se stessi, mentre quelli che non li capiscono restino tanto più ammirati quanto meno capiscono. Senza dubbio è per i nostri contemporanei un piacere raffinato quello di ammirare incondizionatamente tutto quello che è straniero. E se c’è qualcuno  un po’più ambizioso degli altri, rida tuttavia e approvi agitando le orecchie come gli asini per dar a intendere agli altri di aver capito…”

Nessuno si offenda per questo scritto: E’ LA FOLLIA CHE PARLA. Però sembra che abbia parlato oggi e non 500 anni addietro.

Agrigento, lì  2.12.2015

www.gaspareagnello.it