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Apprendiamo della morte di Edoardo Sanguineti e ci prende un nodo alla gola perche nel 2008 lo abbiamo intervistato a Santa Margherita di Belìce in occasione della consegna del Premio Letterario Giuseppe Tomasi di Lampedusa che Sanguineti ha vinto con il suo libro “Smorfie”.

In quella intervista abbiamo polemizzato con Lui per il suo modo di esprimersi alto ma molto astruso e Sanguineti ci ha risposto allo stesso modo di Magris e cioè che lo scrittore non può scendere ai livelli di altri.

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Sanguineti è stato uno scrittore difficile, un grande poeta del Novecento, un traduttore e quindi un “traditore” nel senso che chi traduce reinventa e non può essere fedele al testo.

Ma è stato soprattutto attore principale del gruppo 63 che operò una grande rivoluzione culturale di cui oggi si discute tanto sia in senso positivo che in senso negativo. Ma questo è il destino di tutte le rivoluzioni culturali o politiche.

Sanguineti è stato un grande protagonista della vita letteraria del secolo scorso, parlamentare della Repubblica e noi vogliamo rendergli omaggio, pubblicando nel nostro sito letterario l’introduzione che abbiamo fatto alla intervista con il grande maestro a cui diciamo : Grazie per quello che ci ha dato e per quel patrimonio di cultura che ci lascia.

Agrigento,lì 18.5.2010 – Gaspare Agnello

Vorrei condividere questo breve video in cui Eduardo Sanguineti commenta un suo verso: “Copulo ergo sum”