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E’ stato presentato alla stampa della città di Agrigento il romanzo inedito di Stefano Pirandello “Timor Sacro”, curato dalla Docecente dell’Università di Catania Sarah Zappulla Muscarà ed edito dalla casa editrice Bompiani.

La Professoressa Zappulla pare che abbia adottato il figlio di Luigi Pirandello, Stefano, infatti alcuni anni addietro ha curato la pubblicazione in tre volumi di tutto il teatro di Stefano Pirandello sempre per la stessa casa editrice.

Dopo un grande padre che lo ha schiacciato e oscurato, Stefano Pirandello aveva bisogna di una madre che lo adottasse per riportare alla luce tutti i suoi scritti che meritano l’attenzione del mondo letterario italiano e del grande pubblico.

pirandello timor sacro

Nella sua lunga e dotta introduzione la curatrice avverte che si tratta di un romanzo pericoloso e di TUTTA UNA VITA.

Simone Gei, che è l’alter ego di Stefano Pirandello, è il protagonista del libro. Ogni personaggio del romanzo di Stefano Pirandello riecheggia una persona vera del suo mondo: “Quanto a Ludovico Gei, scrive la Muscarà, nel nome lontanamente riecheggia lo scrittore Ludovico Nota, di Vestire gli ignudi, a sua volta trasposizione letteraria di Luigi Capuana.

Un sottile gioco di rinvii, sovrapposizioni, ribaltamenti che investe pure il personaggio di Lora, i cui tratti simbolicamente alterati richiamano la moglie, la madre, la nonna di Stefano. Un travaso di consuetudini, costumi, vicende plurime che finiscono col comporsi, conservando tuttavia l’originaria, inconfondibile impronta. L’identità è pertanto l’esito di un processo negoziale tra storia personale, storia epocale e artificio narrativo. Non fucina di verità…La letteratura non può essere specchio o testimonianza del reale. Velleitaria, pertanto, giova ribadirlo, ogni identificazione di vita e di arte…

…Stefano Pirandello avvia Timor Sacro (9 capitoli articolati in 55 sezioni emblematicamente titolate, di difforme respiro narrativo) presentando la condizione di Simone Gei, scrittore “ corpulento e paziente, tardigrado nell’eleborazione” che, dopo numerosi anni di lavoro, non ha ancora finito il romanzo, “ di cui certo nessuno aspettava più l’uscita”, la storia sua e di Selikdàr Vrioni ( “ due vite a specchio” ), avviata “negli anni buoni, di mezzo ( malcapitati, ahilui, tra le due grandi guerre e qui da noi sotto una sopraffazione)”.

Il libro di Stefano Pirandello è un libro autobiografico, con congegni narrativi nuovi ed in cui si può trovare la storia del XX secolo vissuta dalla stesso Stefano che lo ha attraversato fino al 1972.
Stefano, scorazzando nel suo secolo, parla dell’avventura del Fascismo, del massimo consenso, della proclamazione dell’Impero, delle leggi razziali, del ripristino della pena di morte e quindi del ritorno del boia.

E leggendo il libro si incontrano i personaggi politici del tempo e anche i grandi letterati.
Insomma un libro del dramma personale di Stefano Pirandello, ma anche una storia del secolo “breve” e “nero”. Un libro ‘pericoloso’ e di non facile lettura, ma un libro che va letto perchè ci appartiene per tante ragioni, storiche e culturali.

La pubblicazione di “Timor sacro” diStefano Pirandello è un grande evento letterario di questo scorcio di anno.

Il comune di Agrigento, patrocinando la pubblicazione, ha voluto certamente rivolgere un grazie a Sarah Zappulla Muscarà per l’impegno che sta mettendo in campo, per fare scoprire l’arte di Stefano Pirandello che fu oscurato dalla grande figura del padre.

Agrigento,lì 20.12.2011

Gaspare Agnello